TREES OF MINT

VENERDì 04 GENNAIO 2013

ORE 22 @ INTERNO 24 – CAGLIARI

RELEASE PARTY del nuovo disco omonimo di TREES OF MINT!

Trees of Mint è il progetto musicale del chitarrista sperimentatore Francesco Serra, è uscito a novembre 2012 per Parade, la collana di Trovarobato dedicata alle musiche di ricerca.
L’album esce in vinile in edizione limitata: circa 48 minuti suddivisi in quattro composizioni strumentali concepite per sola chitarra elettrica e loop-machine, droni sottili e dondolanti, grappoli accordali sospesi, accartocciamenti e sfregamenti, sprofondamenti amniotici immensi, sovrappposizioni alchemiche tra suono e spazio.

Il disco è stato registrato e mixato nelle Marche da Mattia Coletti (Wallace/Town Tone/Bloody Sound Factory) nel Giugno del 2011, in circa otto giorni.
Non è stato registrato in studio, ma in una stanza ampia, irregolare e con soffitti alti, in modo tale da avere un ambiente molto risonante e un ampio margine di casualità nel rapporto tra suono e spazio. Inoltre, in fase di mix non sono stati usati riverberi e altri effetti digitali che potessero compromettere le naturali caratteristiche delle riprese audio. Queste scelte tecniche sono state fondamentali per raggiungere il tipo di atmosfera e di suono che si voleva dare al disco, incentrato prevalentemente sulle potenzialità sonore ed espressive della chitarra elettrica.
Sia i brani che l’album sono senza titolo; l’artwork del disco e il nome stesso del progetto sono gli unici elementi a cui la musica può essere associata.
L’artwork merita un breve approfondimento. Si tratta di una composizione di 11 licheni, fotografati singolarmente e poi scontornati ed estrapolati dal loro contesto naturale.
Gli scatti sono stati fatti in Sardegna, nei pressi di un sito nuragico non segnalato, che si trova su una piana rocciosa quasi interamente ricoperta da varie specie di licheni. I licheni sono degli organismi che hanno un tempo di crescita estremamente lento: la copertina dell’album, inizialmente bianca, ne è stata ricoperta, come se il disco fosse stato lì da sempre, così come le pietre, e aspettasse soltanto di essere trovato e raccolto.